Poche ore. E il nervosismo aumenta.
Ci incrociamo per casa, alla ricerca di camicie, biancheria, scarpe.
Ma non sarà troppo? Aiutami a pesare la valigia. Sposta quella roba da lì a qui. Anzi no, rimettila là.
Insomma, deciditi! Ma, secondo te, devo portare anche…? Secondo me, no. Però… lo porto lo stesso. E allora perché me lo chiedi?
Sì, siamo nervosi.
E’ l’ansia di partire, senza dubbio. E’ la preoccupazione di portare l’inutile e dimenticare il necessario.
E’ il timore di essere inadeguati. Di trovarci lì e risultare di peso perché abbiamo portato tutto quello che ci veniva in mente e abbiamo dimenticato quello che invece era prioritario.
Abbiamo deciso che stasera andiamo a mangiarci una pizza.
Così forse ci rilassiamo, dimentichiamo i bagagli (difficile!) e pensiamo un po’.
E’ proprio questo che non dobbiamo dimenticarci: cuore e cervello.
E in questo ci state aiutando tutti voi: mail, telefonate, commenti sul blog. Tutti di incoraggiamento, di saluto, di auguri.
Con la vostra compagnia è impossibile non riuscire.
Poche ore. E il nervosismo è passato.
Grazie a tutti!!!
è stata dura arrivare fin qui... il bello viene adesso. buona caccia, intrepidi!
RispondiEliminaCarissimi Ica ed Angelo, grazie mille per la mail, ma soprattutto per avermi ricordato e dato nuovamente testimonianza e speranza...speranza perchè mi fate credere ancora di più che si può continuare a sognare anche se si è più grandi, senza la paura di passare per idealista o per eterno Peter Pan...perchè è quella la mia paura...di smettere di sognare...e allora GRAZIE...un grandissimo in bocca al lupo (per essere profani) e un carissimo ricordo nella preghiera (per essere "fratelli")...
RispondiEliminaun abbraccio, Pat