martedì 13 dicembre 2011

Partenza

Per chi ancora non lo sapesse, venerdì partiamo e andiamo in Guinea-Bissau, attraverso l’Associazione Laici Pime. Torneremo il prossimo 16 gennaio.
Andiamo a Bafatà, seconda città della Guinea-Bissau, sede anche della seconda diocesi vescovile.
Perché “Un viaggio dentro”?
Perché questo viaggio, questa esperienza, sarà soprattutto un viaggio dentro di noi, per capire quanto concrete e fondate siano le motivazioni che ci spingono fin lì. Finora lo sono, ma sarà il contatto vero a darci, speriamo, l’imprimatur finale.
Andiamo con occhi, orecchie e cuore aperti.
Per vedere, sentire e capire problemi e speranze, gioie e dolori, delusioni e gratificazioni.
Per condividere un piccolo tratto di strada.
Per re-imparare a godere di un bicchiere di acqua fresca che scende dal rubinetto di casa.
Per rivalutare le fortune che abbiamo avuto nascendo dove siamo nati e per capire quali sono, invece, le loro fortune.
E per condividere le nostre con le loro. Così, forse, unendo due differenti fortune potrà crearsi una fortuna maggiore e comune.
Noi ci proviamo e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per riuscirci.
Per ora, un saluto a tutti e un grazie di cuore a chi ci è stato vicino e ci ha sostenuti.
Il prossimo post vi arriverà direttamente dalla Guinea-Bissau.

5 commenti:

  1. buon viaggio! buona Strada e in bocca al lupo per questa bellissima avventura!
    Che bel progetto state per iniziare, bravi!
    Un abbraccio e scrivete presto, siamo già curiosi di leggere la realtà che vivrà intorno a voi dalle parole che ci manderete!
    buon volo,
    :-)
    Anna

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  2. ... che emozione!
    vi auguro un buon viaggio, in tutti i suoi sensi :)

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  3. Ciao Ica! Ciao Angelo! Grazie di questo bel saluto e del link! Il posto sembra bellissimo.
    Vi seguiamo con pensiero ( e, speriamo, con la tecnologia). Mettete in valigia anche il nostro affetto, la nostra ammirazione e tutte le cose belle che vi auguriamo e che farete ( un po' anche per noi).
    Un lunghissimo abbraccio
    maurizia

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  4. Sto facendo le valigie, con l'assoluta certezza che dimenticherò qualcosa...;-)
    Questa mattina un amico mi ha mandato una mail e ci ha dedicato una frase di Tommaso Moro: "Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l'intelligenza di saperle distinguere".
    La condivido con chi legge questo blog: sono parole straconosciute, ma credo che per Angelo e me siano un bagaglio con cui viaggiare, poco pesante ed essenziale.

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