Sono passati più di dieci giorni dall'ultimo post.
Non abbiamo dimenticato il blog e sappiamo che molti di voi aspettano notizie e sono perplessi sul prolungato silenzio.
Siamo stati in giro! In posti dove era totalmente assente il collegamento internet e anche il telefono era utilizzabile a sprazzi, quando era utilizzabile.
Il viaggio di conoscenza ci ha portati nel sud del Paese.
Prima a Nhabijao, dove ci sono tre italiani, anche loro dell'ALP, che gestiscono un centro di formazione finanziato dalla Caritas africana e dalla Fondazione Giovanni Paolo II. L'iniziativa, chiamata "Feira das possibilidades" (Il giorno delle possibilità), prevede una serie di corsi, teorici e pratici, nel settore dell'agricoltura e dell'allevamento di piccoli animali. I corsi si tengono presso il centro, seguiti da giornate di verifica nei villaggi di residenza dei corsisti. Si impara la creazione e la cura di un orto, dalla preparazione del terreno alla scelta delle colture più adatte e più redditizie; la messa a dimora di piante medicinali e il loro uso; apicoltura e raccolta e conservazione del miele; preparazione di marmellate e succhi di frutta; allevamento, cura e macellazione di piccoli animali (capre, galline e maiali). Gli italiani presenti, Silvia (che sta terminando i suoi tre anni), Enrico (già presente da un anno) e Monica (arrivata a novembre), si occupano dell'organizzazione, della logistica e della contabilità. I corsi sono tenuti da personale qualificato guineano.
Il centro è molto bello e ben tenuto, ma è in una conca, scarsamente coperta dal servizio di telefonia. Non parliamo di internet!!!
Lì siamo arrivati la sera di Natale e ci siamo trattenuti fino al 2 gennaio. Abbiamo passato una piacevole fine d'anno e un altrettanto piacevole inizio.
Nella cittadina più vicina, Bambadinca, c'è la missione di Padre Dionisio, ormai in Guinea-Bissau da una quarantina d'anni. Ci ha mostrato ciò che ha fatto e ciò che ha ancora intenzione di fare. Al di là di aneddoti e curiosità, credo che l'esperienza più illuminante sia stata anche la più recente: la ristrutturazione di una casa nella tabanka (villaggio) di Xitolo (si legge scitolo) che serve come chiesa, aula per la catechesi e aula di scuola. Per questa ristrutturazione ha avuto anche l'aiuto pratico, in forza lavoro, dei mussulmani presenti nel villaggio, che già dispongono di una bella moschea. A dimostrazione che in questo Paese non vi sono contrapposizioni religiose, ma ognuno accetta gli altri ed è disponibile a fornire il proprio aiuto.
Nella settimana di permanenza a Nhabijao abbiamo avuto anche l'occasione di partecipare ad una cerimonia funebre, nella quale sono stati in parte mischiati riti tradizionali alla pratica cattolica.
Difficile riassumere in breve le esperienze e le conoscenze fatte in quella settimana. Spero a breve di postare un po' di foto, per darvi almeno un'idea della nostra visita.
Ogni giorno che passa ci si rende conto delle difficoltà e delle possibilità di questo Paese. La parte più difficile resta quella di abbandonare la nostra mentalità e imparare a ragionare secondo quanto dettato da disponibilità economiche e condizioni climatiche. Cercare di adottare qui soluzioni, metodi e tempi per noi abituali in Italia, sarebbe un grosso errore. E' indispensabile rivedere tutte le nostre conoscenze e calarle nella realtà guineana, per scoprire che molte di esse sono inutilizzabili, almeno per ora.
Fino a lunedì ci fermeremo qui a Bafatà e riusciremo ad aggiornare nuovamente il blog.
Per ora, arrivederci e grazie a tutti quelli che hanno scritto sul blog o ci hanno inviato mail di saluti e auguri.
A tutti, anche se in ritardo, gli auguri di un felice 2012!!!
"Cercare di adottare qui soluzioni, metodi e tempi per noi abituali in Italia, sarebbe un grosso errore".
RispondiEliminaE tu da bravo guaglione hai fatto le buccette.
Le buone soluzioni della vecchia tradizione: una buccetta e torna il sorriso. :-).
Bravi, caspio. Però le foto!!!
Viste le condizioni che descrivete, avevo sospettato che non sarebbe stato facile aggiornare il blog. Sono sicura che per voi questa è e rimarrà un'esperienza preziosa. Ricambiamo gli auguri per un migliore e proficuo 2012. Buon viaggio di ritorno.
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