venerdì 23 dicembre 2011

Qualche parola

L'ultimo post è stato lo scorso 18 dicembre.
Oggi è l'antivigilia di Natale.
Sono a Bafatà, da solo. Ica è andata via ieri mattina e tornerà stasera. Spero. E' andata a Contuboel, dove c'è una comunità di suore che ha insegnato alle abitanti del posto alcune attività pratiche, fonti di poSsibile commercio e guadagno. Fra le altre, la fabbricazione di sapone. E Ica è andata a imparare sia a fabbricare il sapone, sia a confrontarsi con una realtà completamente diversa dalla nostra e alla quale occorre abituarsi per comprendere completamente questo Paese.
Io, invece, sono rimasto a Bafatà a cercare di rimettere in funzione un forno per il pane, in grado di sfornare pane come una normale panetteria. Anche questo, se ricominciasse a funzionare, potrebbe essere fonte di lavoro per qualche guineano.
Il problema maggiore è certamente la situazione economica della Guinea Bissau e la estrema mancanza di lavoro. Al confronto, i problemi (reali!) di cui soffriamo in Italia sembrerebbero un paradiso per i guineani!
Ieri mattina, nella zona del mercato, ho visto un paio di botteghe artigianali per la lavorazione del legno. Non la costruzione di statuette, monili o cose del genere, ma la costruzione di porte, finestre, mobili d'arredamento. Una vera falegnameria. Nella quale, però, ogni tipo di lavoro è fatto manualmente, senza l'aiuto degli strumenti elettrici ai quali noi siamo ormai così abituati da non concepirne la mancanza.  Quindi incastri fatti con scalpelli e martello, taglio del legno con la sega a mano, fori senza trapano, piallatura a mano e rifinitura con raschietti e carta abrasiva (rara). Non è mancanza di cultura! E' mancanza di energia!!!
A Bafatà ci sono i lampioni per le strade; lo stadio (perchè c'è uno stadio per il calcio) ha l'impianto per l'illuminazione notturna. Molte case sono collegate alla rete elettrica. Peccato che, tempo fa, qualcuno abbia rubato tutti i fili di rame che conducevano l'elettricità dalla centrale a Bafatà. Quindi, impianti esistenti ma impossibilità di trasferimento. E senza energia, incominciate a immaginare quante cose non saremmo più capaci di fare.
Chi può, ha installato pannelli solari e/o generatori a nafta. Chi non può, vive e lavora di giorno, arrangiandosi come riesce. La sera è un fiorire di falò e un luccicare di pile.
Perchè il governo non ripristina le linee elettriche? Perchè servono soldi e se la produzione manca, soldi allo stato non ne arrivano. E il circolo è completato. Niente produzione, niente soldi, niente incassi per lo stato, impossibilità di creare infrastrutture, decadimento dell'economia, aumento della povertà, ancora meno soldi per tentare di stimolare lavoro ed economia.
Nei mercati si trovano merci di ogni tipo: alimentari freschi, di produzione locale. Alimentari conservati, di importazione. Così come sono di importazione i medicinali, i detersivi, le attrezzature di ogni tipo, gli apparecchi elettronici, i vestiti o le stoffe per gli abiti realizzati localmente.
Ma chiunque incontri per strada ti saluta, ti augura una buona giornata, ti sorride. Anche se può capitare che un bimbo piccolo, di due o tre anni, ti corra dietro indicandoti con il dito e gridando "Branco! Branco!" (Bianco! Bianco!). Ma lui, forse, vede un uomo bianco per la prima volta e quindi manifesta la sua sorpresa. Ma non c'è paura o rabbia nelle sue urla, soltanto curiosità e allegria.
A tutti quelli che mi hanno chiesto foto: ci tento e prima o poi ci riuscirò.
Con il timore che impegni, visite o interruzioni del servizio internet mi impediscano di aggiornare presto il blog, vi faccio i nostri auguri di Buon Natale. Il nostro sarà stupendo e certamente insolito.
BUON NATALE!!!

4 commenti:

  1. non ci posso credere siete partiti!!! sono davvero felice per voi, in questo periodo io e paolo siamo stati un pò impegnati, abbiamo fatto un altro trasloco... ora abitiamo a castelletto monferrato nella casa dove abitava sua nonna, l'abbiamo sistemata e personalizzata come al nostro solito ed ora ci stiamo davvero bene!! ieri abbiamo fatto un super natale qui da noi, attorno al nostro tavolo in cucina eravamo in 20!! ...davvero bello!! chissà com'è stato il vostro natale!! ora che so del vostro blog vi verrò spesso a trovare!! vi auguro buona strada e di sicuro tornerete con uno zaino più PIENO ... vi abbraccio, anna
    un abbraccio anche da paolo!

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  2. Ciao ragazzi..... è con grande curiosità e piacere che apro il vostro blog. Mi sembra così, di essere anche io un po' partecipe alla vostra avventura(non so se definirla avventura sia giusto, ma passatemi il termine. Claudio mi ha detto d rassicurarti.... Ica tornerà ahite!!! bando agli scherzi vi auguro buone feste e soprattutto buon lavoro ciao alla prossima

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  3. Ciao a tutti e due e alla Guinea. Il tuo articolo, Angelo, è molto interessante e ti lascia davvero un senso di smarrimento. Mi verrebbe voglia di prendere il primo aereo e venire lì a cercare di reinventare con voi e i guineani una "civiltà" come un novello Leonrdo: la necessità aguzza l'ingegno e noi di fantasia ne abbiamo (almeno quella! Ti auguro di riuscire in tutte le cose che ti appresti a fare per la tua e soprattutto loro soddisfazione. A presto e tantissimi auguri ad entrambe.

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